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Latomie del Parco archeologico 

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Viaggio tra le latomie del Parco archeologico della Neapolis: la Latomia del Paradiso con l’Orecchio di Dionisio, la Latomia dell'Intagliatella e la Latomia di Santa Venera con la tomba di Archimede. 

Il Parco archeologico della Neapolis ospita alcune delle latomie più grandi di Siracusa: la Latomia del Paradiso, la Latomia dell'Intagliatella - collegate da una breve galleria artificiale - e latomia di Santa Venera. Nel quartiere della Neapolis c’è anche la Latomia del Carratore.

 

Iniziamo dalla Grande latomia o Latomia del Paradiso.
Oggi luogo ameno e suggestivo, fu in origine una immensa cava di pietra per lo più coperta e sotterranea.
Al suo interno si aprono diverse grotte, una delle quali è una bizzarra caverna artificiale dai sorprendenti effetti acustici: il benché minimo sibilo rimbomba all'interno dell'antro fino a sembrare ingigantito.
Sei davanti all’Orecchio di Dioniso! La leggenda narra che fosse stata fatta scavare dal tiranno Dionisio che lì rinchiudeva gli avversari politici e i dissidenti, perché potesse origliare, non visto, tutti i loro discorsi.

All'interno della Latomia del Paradiso vi è anche la Grotta dei Cordari che per secoli, grazie alla sua lunghezza e alla presenza dell'acqua, ha ospitato l'arte dei fabbricanti di corde, i cordari appunto.
La volta è sostenuta ancora dai piloni lasciati dai cavatori di pietre e si vedono enormi blocchi ben squadrati pendere dal soffitto come colossali stalattiti.
Sulle sue pareti furono scavati ipogei funerari bizantini, dai quali trae il nome di Via dei Sepolcri.

​C’è infine la Grotta del Salnitro, che deriva il suo nome dalla particolare colorazione delle pareti, simile all'omonimo minerale. 

 

Attraversiamo la galleria e arriviamo alla Latomia dell’Intagliatella. La sua particolarità è data dalle pareti formatesi in seguito all'erosione e ai fenomeni atmosferici.

 

Sempre dal Parco della Neapolis un’affascinante scalinata ti condurrà infine alla Latomia di Santa Venera, ricca di verde e di una densa vegetazione.
​Sono visibili alcune tracce del giardino nobiliare d’impronta ottocentesca che fu realizzato all’interno di questa cava quando era ancora di proprietà privata.
​Sulle pareti sorgono numerose nicchie quadrangolari con piccoli quadretti votivi, in terracotta o in legno dipinto, raffiguranti il defunto in veste di cavaliere o di guerriero in atto di offrire sacrifici.

​Sul pendio roccioso settentrionale si estende la Necropoli dei Grotticelli: qui sorge quella che la tradizione chiama la Tomba di Archimede, ma che in realtà è una catacomba romana risalente a qualche secolo dopo l'uccisione del genio matematico.
Puoi ammirarla anche al di fuori del Parco archeologico della Neapolis, all'incrocio tra viale Teracati e via Saverio Cavallari e lungo viale Rizzo, che costeggia la parte settentrionale del parco.

INFO 

Via del Teatro Greco

96100 Siracusa SR