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Latomie del Parco archeologico
@2021 - SICILYKIOSK tutti i diritti riservati
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Viaggio tra le latomie del Parco archeologico della Neapolis: la Latomia del Paradiso con l’Orecchio di Dionisio, la Latomia dell'Intagliatella e la Latomia di Santa Venera con la tomba di Archimede.
Il Parco archeologico della Neapolis ospita alcune delle latomie più grandi di Siracusa: la Latomia del Paradiso, la Latomia dell'Intagliatella - collegate da una breve galleria artificiale - e latomia di Santa Venera. Nel quartiere della Neapolis c’è anche la Latomia del Carratore.
Iniziamo dalla Grande latomia o Latomia del Paradiso.
Oggi luogo ameno e suggestivo, fu in origine una immensa cava di pietra per lo più coperta e sotterranea.
Al suo interno si aprono diverse grotte, una delle quali è una bizzarra caverna artificiale dai sorprendenti effetti acustici: il benché minimo sibilo rimbomba all'interno dell'antro fino a sembrare ingigantito.
Sei davanti all’Orecchio di Dioniso! La leggenda narra che fosse stata fatta scavare dal tiranno Dionisio che lì rinchiudeva gli avversari politici e i dissidenti, perché potesse origliare, non visto, tutti i loro discorsi.
All'interno della Latomia del Paradiso vi è anche la Grotta dei Cordari che per secoli, grazie alla sua lunghezza e alla presenza dell'acqua, ha ospitato l'arte dei fabbricanti di corde, i cordari appunto.
La volta è sostenuta ancora dai piloni lasciati dai cavatori di pietre e si vedono enormi blocchi ben squadrati pendere dal soffitto come colossali stalattiti.
Sulle sue pareti furono scavati ipogei funerari bizantini, dai quali trae il nome di Via dei Sepolcri.
C’è infine la Grotta del Salnitro, che deriva il suo nome dalla particolare colorazione delle pareti, simile all'omonimo minerale.
Attraversiamo la galleria e arriviamo alla Latomia dell’Intagliatella. La sua particolarità è data dalle pareti formatesi in seguito all'erosione e ai fenomeni atmosferici.
Sempre dal Parco della Neapolis un’affascinante scalinata ti condurrà infine alla Latomia di Santa Venera, ricca di verde e di una densa vegetazione.
Sono visibili alcune tracce del giardino nobiliare d’impronta ottocentesca che fu realizzato all’interno di questa cava quando era ancora di proprietà privata.
Sulle pareti sorgono numerose nicchie quadrangolari con piccoli quadretti votivi, in terracotta o in legno dipinto, raffiguranti il defunto in veste di cavaliere o di guerriero in atto di offrire sacrifici.
Sul pendio roccioso settentrionale si estende la Necropoli dei Grotticelli: qui sorge quella che la tradizione chiama la Tomba di Archimede, ma che in realtà è una catacomba romana risalente a qualche secolo dopo l'uccisione del genio matematico.
Puoi ammirarla anche al di fuori del Parco archeologico della Neapolis, all'incrocio tra viale Teracati e via Saverio Cavallari e lungo viale Rizzo, che costeggia la parte settentrionale del parco.
INFO
Via del Teatro Greco
96100 Siracusa SR