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Quartiere della Giudecca

Tra i quartieri più storici di Siracusa, la Giudecca custodisce la memoria dell’antica comunità ebraica. Da vedere: il bagno ebraico e le chiese di San Filippo Apostolo e di San Giovanni Battista.

Fin dall'antichità Siracusa ha ospitato un'ampia comunità ebraica. Quando nel Medioevo la città si spostò nell’isola di Ortigia, anche gli ebrei si trasferirono sull’isola, occupando un piccolo rione. Ancora oggi questa zona è chiamata Giudecca: la trovi tra via Maestranza e via Larga. Tuttavia ben pochi resti sono arrivati ai nostri giorni, a causa delle vicissitudini a cui gli ebrei andarono incontro nei secoli e del terremoto del 1693 che distrusse gran parte degli edifici.

Una visita comunque è d’obbligo: ti accoglieranno caratteristici vicoletti e tre siti storici da non perdere, il bagno ebraico, la chiesa di San Giovanni Battista e la chiesa di San Filippo.

San Giovannello o chiesa di San Giovanni Battista fu costruita su una preesistente basilica paleocristiana del IV secolo. La facciata ha un portale e un rosone appartenenti al Quattrocento e due celle campanarie, anche se delle due campane non si ha più notizia.
Il prospetto del 1380 mostra elementi non allineati tra loro, causati dai frequenti rimaneggiamenti. Internamente le tre navate a croce latina sono separate da colonne alternate ad archi ogivali. Oggi la chiesa è aperta al culto.

Sui resti della quattrocentesca sinagoga sorge la chiesa di San Filippo Apostolo, la più importante della Giudecca. Fu costruita nel Settecento con i finanziamenti della Confraternita di San Filippo che trasformò il miqweh della preesistente sinagoga in cripta sepolcrale per i confratelli defunti, l’ipogeo di San Filippo. Oggi puoi ammirarlo da un’apertura visino all'ingresso della chiesa. La facciata è abbellita con decorazioni in stile corinzio e il sagrato è delimitato da due obelischi in pietra. Gli interni sono adornati da stucchi settecenteschi e importanti opere, tra cui l'urna del Cristo morto che i fedeli portano in processione, con l'Addolorata, il Venerdì Santo.

Infine, il bagno ebraico. Situato a 18 metri sotto il livello stradale, nei sotterranei di un edificio patrizio che oggi ospita un hotel, e alimentato da acqua pura sorgiva, è fra gli unici bagni rituali in Europa che conservi ancora la sua integrità e il suo fascino.Da un cunicolo scavato nella roccia, entrerai in una stanzetta, al centro vedrai le vasche in cui gli esponenti della comunità ebraica siracusana erano soliti immergersi per purificarsi – l’acqua sgorga ancora oggi, proviene dalla falda che dà anche vita alla Fonte Aretusa.

INFO

Via della Giudecca, 40
96010, Siracusa